giovedì 28 ottobre 2010
Civiltà
La manipolazione del pensiero, sia collettivo che individuale, è una costante in tutte le società presenti in questo pianeta.
Esistono una quantità sproporzionata di informazioni, reperibili dappertutto, che inducono il singolo a pensare per se stesso. Modelli primitivi, egocentrici, aggressivi, sono continuamente gettati in pasto alle persone in modo che non si abbia una coscienza collettiva.
Senza questa coscienza le istituzioni, che si basano appunto sul senso della collettività, saranno destinate a morire per essere soppiantate da iniziative di singoli individui che si rivolgeranno ad altri singoli individui.
La chiamano in molti modi questa società : società aperta, multiculturalismo, libero mercato, civiltà globale. Tutti termini che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti e dei comportamenti.
Il termine adatto dovrebbe errere : MANIPOLAZIONE COLLETTIVA.
Rapporto numero 5 - Area 56
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Mai come oggi, caro alieno, nell'era della comunicazione globale, ci si sente soli.
RispondiEliminaAlieni nella nostra stessa civiltà se non si è conformi alle regole imposte.
La collettività non essite più come pensiero, al suo posto è subentrata la comunità: la famiglia, un paese, un associazione, una casta.
Clan chiusi, impenetrabili a modelli diversi, soprattutto a quelli che coinvolgono la collettività, intesa come società civile.
Basata, invece, sulla concezione matematica degli insiemi e dei sottoinsiemi.
Concezione pregiudizievole che non può certo favorire un pensiero collettivo.
L'unico pensiero collettivo che accomuna gli insieme ed i sottoinsieme è quello dell'OUTLET :))))))))
Benvenuto nel purgatorio terrestre!
Marilena
Orwell, il grande 'veggente', ci aveva avvisati del 'grande fratello' che ci avrebbe spiati, ingannati, influenzati.Solo il nome ha taciuto, ma ,ora,per quanto ci riguarda,sappiamo chi è e
RispondiEliminadei Smith censori da noi ce ne sono tanti.
Cristiana
Concordo con la tua analisi Marilena, che poi è il senso del mio post
RispondiEliminaFrancesco
Verissimo Cristiana, the big brother ha un nome e un volto e, aquanto pare, anche un bel seguito di voti
RispondiEliminaFrancesco